L’ex portierone viola Seba Frey, in un’intertvista a DAZN, ha raccontato la sua bellissima avventura in viola, colore al quale resta sempre legato.

Una volta non c’erano i social, le cose che succedevano restaano nello spoglaitoio e credo sia giusto così. Una volta Papa Waigo arrivo vestitò completamente di bianco, dalla testa ai piedi. Mutu gli diede le chiavi della macchina e gli disse di andare a parcheggiarla, tra le risate di tutti. Con Toni ci prendevamo in giro su ogni cosa, dagli orologi alle macchine, Fino al 2006 ero io la primadonna perché avevo fatto di più, poi dopo il mondiale cominciò a prendermi in giro in contiuazione e mi fece rosicare. Il momento più bello è stato l’estate di Calciopoli, eravamo nel ritiro di San Piero, aspettavamo la sentenza, potevano mandarci anche in Serie B. Ci dettero 19 punti di penalizzazione. Nello spogliatoio nessuno si tirò indietro, in quel momento abbiamo capito la forza di quel gruppo che gli anni successivi ci portò a fare cose straordinarie. Il momento più brutto è stato il furto con il Bayern di Monaco. E poi la semifinale persa ai rigori col Celtic. Volevamo e potevamo portare un trofeo.”

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