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Una grande novità coinvolgerà gli abbonati DAZN. A breve, infatti, sulla app che scarichiamo su telefonini, pc e tablet, sarà disponibile uan funzione aggiuntiva. Uno “speed test” che permetterà di verificare la velocità di connessione.

In questo modo l’utente sarà in grado di capire chi incolpare per l’eventuale mancata visione della partita.

Se la qualità della connessione sarà scadente, l’utente dovrebbe rifarsela con la società fornitrice dell’abbonamento internet. Viceversa sarà DAZN ad essere responsabile di una cattiva visione. Il verificare, da parte dell’abbonato, di chi sia la colpa della cattiva visione di una partita, sarà fondamentale per capire a chi rivolgere una eventuale richiesta di risarcimento per il danno subito.

Questo “Misuratore di qualità” sarà imposto a partire dal prossimo 20 gennaio da AgCom, l’Atutorià per le Comunicazioni. Ed è proprio AgCom ad aver predisposto questa funzione, che sarà richiesta nei prossimi giorni a DAZN: si chiamerà “Misurainternet” (provalo QUI).

La stessa richiesta di utilizzo di questo strumento sarà rivolta a tutte le internet tv, come la stessa Amazon con Amazon Prime.

Allo stesso tempo verrano predisposte anche tutte le procedure perchè un utente possa chiedere un risarcimento del danno e l’entità del medesimo (se verrà appurato dal test che la colpa sia di DAZN). Il massimo risarcimento richiedibile sarà comunque di € 7,5 per ogni turno di campionato.

Come sarà il nuovo meccanismo

AgCom, come detto, chiederà a DAZN di inserire lo Speed Test all’interno della sua applicazione. In caso si verifichi un problema, sarà possibile rivogersi a Conciliaweb per trovare un accordo veloce in questo caso con DAZN (se, ripetiamo, è DAZN la causa della cattiva o della mancata visione). La conciliazione sarà effettuata con la mediazione dei Corecom, ovvero strutture regionali facenti capo ad AgCom.

Qualora venga riconosciuto il disservizio da parte di DAZN, l’abbonato potrà richiedere un risarcimento parti a € 7,50 per ogni mancata visione (per un massimo di 29,99 al mese, ovvero il canone pagato a DAZN).

Ci sarà diritto al risarcimento anche se:

  • fallirà ripetutamente l’accesso a DAZN;
  • fallirà ripetutamente l’accesso alla singola partita trasmessa da DAZN;
  • perderà una percentuale importante della gara;
  • la risoluzione delle immagini non sarà nitida.

Inoltre, AgCom ha chiesto che gli abbonati possano segnalare disservizi ad un call center gestito da persone in carne e ossa (LEGGI QUI), oltre ad aver intimato alla stessa DAZN una trasmissione di qualità ai propri abbonati delle partite.

DAZN potrà evitare le multe sulla qualità delle trasmissioni se accetterà di aggiungere il Misurainternet alla propria applicazione, se aderirà al Conciliaweb e se accetterà i termini di risarcimento agli abbonati danneggiati.

Intanto DAZN non è stata ferma, ha fatto ricorso al TAR negando che la trasmissione delle partite rappresenti un “servizio pubblico” come invece sostiene AgCom. C’è comunque da dire che DAZN ha appena fatto un importante investimento per potenziare i propri call center.

AgCom dovrà considerare se la “live chat” e il “call” back” predisposte da DAZN si possano considerare sufficienti per offrire un buon servizio agli utenti. Perché AgCom potrà chiedere anche a DAZN di inserire un numero di telefono per un contatto diretto con la piattaforma streaming, come fa Amazon Prime.

Lo riporta Repubblica.it

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