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La vicenda Serrani-Beccaglia sta assumendo sempre più contorni di assurdità.

Dopo la molestia in diretta tv, le giuste accuse al molestatore, l’intervento niente meno de Le Iene per smascherare il depravato, sono arrivate interviste su interviste, giornali e televisioni, locali e nazionali, si sono interessate all’argomento come se l’Italia non avesse ben altri problemi da affrontare.

Sia chiaro, il gesto del ristoratore di Ancona, tifoso della Fiorentina che lo scorso sabato era a Empoli a vedere la partita e che si è reso protagonista della “tastata”, come si dice in Toscana, ai danni del fondoschiena della povera Beccaglia, è assolutamente da condannare.

Ma l’impressione è che adesso si stiano superando tutti i limiti. C’è chi ha parlato della possibilità di 12 anni di carcere per lo “stupratore”, che francamente ci sembra una follia assolutamente senza senso rispetto alla gravità del gesto.

Nel frattempo la gente si sta schierando, chi a favore chi contro Greta, rea secondo alcuni di aver sfruttato l’occasione per farsi pubblicità, puntando sul fatto che i suoi profili social sono saliti da poche centinaia di follower a decine e decine di migliaia nelle ultime ore.

Lo stesso onorevole Sgarbi è intervenuto minimizzando il “palpeggiamento” di Serrani. Apriti cielo, ovviamente, con netta presa di posizione da tutta l’altra parte di pubblico che ritiene il fatto talmente grave da doverne parlare il più possibile, perchè tutti sappiano.

L’avvocato del tifoso viola ha fatto un video dove spiega che “Da subito Andrea Serrani ha chiesto scusa alla signora Beccaglia per il suo gesto grave e pesante. E’ pronto a incontrarla anche chiedendole scusa pubblicamente di fronte a tutti e in diretta tv. Ma quello che sta subendo è eccessivo ed esagerato: la gogna mediatica è scattata quasi subito e sta dipingendo un uomo normale, un padre di una bimba di 6 anni ed un lavoratore che si sacrifica molto, come un violentatore senza scrupoli

Ma c’è anche chi si è schierato a favore del Serrani. Il ristorante gestito da Serrani, il Ranocchiaro, gestito dalla compagna Natascia Bigelli, ha intanto riaperto i battenti dopo la bufera mediatica. Ed è lei stessa la prima a difendere il compagno: “E’ un burlone, non un molestatore“.

Dalla riapertura tante persone hanno prenotato al ristorante di Serrani forse anche per solidarietà. La prenotazione più singolare, però, è quella di un gruppo di 70 donne, che vogliono dimostrare affetto e solidarietà ad Andrea, ritenendolo colpevole di un gesto da condannare ma non tale da mettere un essere umano alla gogna. Le organizzatrici sono tre donne molto attive in città, Silvia Bolognini, Gessica Severini e Lara Falaschi.

Condanniamo ovviamente il suo gesto” – afferma Silvia al Corriere Adriatico – “e siamo solidali con la giornalista. Ma non accettiamo la gogna mediatica, le accuse gratuite e i commenti malvagi scritti sul conto con addirittura minacce di morte. saremo una settantina a cena, vogliamo dimostrargli solidarietà. Ha sbagliato, ma chi lo conosce sa ce non è un molestatore tantomeno un violentatore“.

Dove (e quando) finirà questa storia?

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