A dispetto di quanto dicano gli agenti di Dusan Vlahovic, secondo i quali le intenzioni di non rinnovare del ragazzo sarebbero state comunicate alla società già da parecchi mesi, la Fiorentina era piuttosto tranquilla sulle possibilità del rinnovo. Perché Vlahovic, di fatto, aveva promesso la firma direttamente a Joe Barone.
Certo, c’erano delle contrattazioni da fare, ma quando la società ha capito che di fronte ad ogni offerta ci si trovava davanti a un muro di gomma, le intenzioni del serbo e dei suoi agenti sono apparse subito chiare.
La Fiorentina si sente (nuovamente) tradita, anche perché c’è più di un sospetto che dietro ci sia la Juventus, con una manovra di disturbo per portare l’attaccante alla rottura con il club gigliato.
Per questo motivo Commisso starebbe spingendo per la vendita del suo orami ex “pupillo” già a gennaio, direzione estero. Potrebbe però trovare la resistenza da parte degli agenti, che potrebbero spingere il ragazzo a rifiutare qualsiasi offerta diversa, anche con lo scopo di arrivare alla scadenza del contratto per liberarsi a parametro zero.
Una tattica che sicuramente sarà controbattuta dal patron viola, che di fronte a un simile “ricatto” potrebbe prendere decisioni drastiche e “punitive”, come far sedere Vlahovic in tribuna. Per questo motivo ci si sta muovendo per far arrivare comunque un attaccante a gennaio, in modo da avere la possibilità di giocarsi tutte le carte, anche quelle più estreme, nei confronti del serbo.
Intanto chi sta vicino al giocatore in questi giorni, ha parlato di un ragazzo sicuramente provato dalla situazione che si è creata, dell’uscita di Commisso e delle conseguenti critiche da parte del tifo viola. Si dice che abbia difficoltà a rapportarsi con lo spogliatoio, dal quale viene comunque protetto. Una sorta di “oggetto estraneo”, un po’ quello che si è visto anche in campo a Venezia.
La riprova potrebbe arrivare già con la partita col Cagliari, dove il giocatore dovrà dimostrare la sua professionalità e soprattuto di poter incidere in questa squadra, anche di fronte ai probabili fischi del pubblico, che immaginiamo poter arrivare ad ogni errore del centravanti.
C’è da dire che chi e causa del suo male, non può che piangere sè stesso. Se Vlahovic ritiene di essere un top player, anche si i numeri al momento dicono tutt’altro, lo deve dimostrare anche e soprattuto in campo, facendo “orecchie da mercante” anche a chi ha tutto il diritto di fischiarlo.