Hanno fatto molto discutere le prime giornate di Serie A trasmesse dalla piattaforma streaming di DAZN. Disservizi continui, immagini di bassa qualità, utenti che hanno perso diversi minuti di partita. Insomma, peggio non poteva andare.
Tanto che gli utenti e le associazioni di categoria si sono ribellate, anche per il fatto che i dati di audience comunicati da DAZN hanno lasciato molti dubbi sulla loro veridicità.
Ma proprio ieri mattina c’è stata una riunione in Lega, con all’ordine del giorno proprio la situazione dei diritti tv concessi in streaming. E da questa riunione non è emersa alcuna possibilità di obbligare DAZN a trasmettere sul digitale terrestre per ovviare ai problemi di trasmissione emersi in queste settimane.
Come riporta l’Ansa “non è stata trattata dai club presenti in videoconferenza nemmeno la richiesta delle scorse settimane da parte di Sky per rimettere all’asta gli highlights del campionato, dopo il no da parte delle stesse societa’ nei mesi scorsi“.
Durante l’assemblea c’è stata poi un’audizione da parte di DAZN sui dati di ascolto e sulla raccolta pubblicitaria, audizione a cui ha partecipato anche Publitalia che se ne occupa per la piattaforma.
“Alla luce della stabilità delle performance delle ultime settimane, abbiamo avuto modo di chiarire i temi legati alla misurazione dell’audience e i risultati di queste prime giornate di campionato” ha comunicato DAZN in una nota.
Che continua: “Il mercato sta dando fiducia all’offerta DAZN determinando un incremento dell’audience del 10% rispetto allo stesso periodo della stagione 2019/2020 (l’ultima pre pandemia). Un trend che lascia presupporre una crescita fino al 20% durante il campionato. Un dato che ha determinato anche un aumento del 10% delle aziende che hanno scelto di investire sul prodotto Serie A di DAZN“
Chi sperava in un cambio di assegnazione dei diritti rimarrà deluso, perché DAZN si determina più forte che mai e per niente decisa a fare un passo indietro. Anzi.