Quando si parla di problemi relativi a DAZN, tutti i tifosi di calcio sanno ormai benissimo di cosa si parla.
Segnale che va e che viene, improvvisi down della piattaforma, visione delel partite parziale o addirittura assenza totale del servizio.
Insomma, l’approccio della piattaforma nel calcio in esclusiva è stao semplicemten un disastro.
La Lega è insorta, gli utenti sono esasperati e pronti a lasciare. Ma c’è un altro grave problema per DAZN, la rivolta dell’UPA (Utenti Pubblicità Associati). Il presidente Lorenzo Sassoli De Bianchi è intervenuto in maniera importante sulla vicenda, a nome delle più importanti che nel calcio investono un mucchio di soldi.
DAZN è finita nel mirino anche per aver fornito dati di audience non conformi con quelli rilevati da Auditel e le aziende di pubblicità sono immediatamente insorte a difesa dei propri associati:
“DAZN e le Ott si devono far rilevare da terzi il prima possibile. Il calcio in streaming rappresenta una svolta epocale, per questo servono garanzie per la visione di tutti. Sia per il pubblico che paga sia per le aziende che investono in pubblicità. Siamo comprensivi perché è un meccanismo in rodaggio ma vogliamo trasparenza e responsabilità“.
UPA resta, per il momento, alla finestra, ad osservare con interessata preoccupazione l’evolversi degli eventi. Se i problemi dovessero continuare potrebbero essere proprio le aziende pubblicitarie, su cui vive tutto il sistema, a dare la spinta decisiva per una nuova inversione di rotta.