Il patron viola Rocco Commisso ha parlato poco fa ai canali ufficiali della Fiorentina. Molti temi toccati, in particolare uno che gli sta a cuore. Ovvero l’aver dimostrato che la rosa della Fiorentina era già buona e che serviva un bravo allenatore come Italiano che accettasse di lavorare con certi elemtni che “un altro allenatore forse non avrebbe voluto”.
Una frecciata forse riservata a Gattuso? O ai “criticoni”?
Ecco l’intervista:
Bilancio dell’ultimo mese? Fino ad oggi bellissimo, dopo domenica non so (ride, ndr). Bellissimo perché sono tornato in Calabria dopo 15 anni poi a Roma e poi a Firenze. In Calabria abbiamo il più bel mare del mondo. Sono andato a rivedere tutti i posti della mia infanzia, è stato bellissimo.
Mister Italiano? Eccellente, ci avevo parlato al telefono, qui l’ho incontrato. Lui ha fatto il lavoro che gli si ichiedeva. Ha accettato molti giocatori che forse un altro allenatore non avrebbe accettato e da lì ha voluto Torreira e Odriozola. Poi abbiamo recuperato Saponara, Sottil che è tornato e noi siamo molto contenti del lavoro fatto. Ha dimostrato che non è vero che dovevao cambiare 9 giocatori su 11 della squadra dell’anno scorso. Giocatori che non giocavano ora giocano spesso, tipo Callejon. Fino ad oggi è andato tutto benissimo. Con una media di 2 punti a giornata. A Italiano gli ho detto, se a Spezia hai fatto 39 punti, alla Fiorentina col doppio del monte ingaggi devi farne il doppio. Mi piace tutto anche la difesa, come quando ha protetto l’1-0 a Udine. Si deve andare avanti a fare gol ma anche proteggere la nostra porta.
Obiettivo doppio dei punti de La Spezia? L’obiettivo è la parte sinistra della classifica, fino ad oggi è andata meglio di quanto credessi, se continuiamo così i nostri tifosi saranno molto molto contenti.
Il Viola Park e lo stadio? Sul Viola Park ci sono ecologisti ancora lì, non sono riuscito ancora a mandarli a casa (ride, ndr). Sul progetto le cose si sono incrementate, perché l’acciaio oggi costa molto di più. Come tempi, spero ma son qusi sicuro che porteremo la Prima Squadra non prima dei mondiali del Qatar. Sullo stadio nessuno sviluppo, ho visto Nardella, ci dovevamo incontrare ma non è successo. Ci vedremo quando ritorno.
La situazione economica del calcio? La pandemia ha colpito tutti. Ogni società ha avuto i suoi problemi, da parte della Fiorentina lo avevo detto che qua non si va in bancarotta, quando c’è bisogno di soldi li portiamo. Questo non è stato fatto da tutti. Gli indici di liquidità devono essere mandati ai controllori ogni sei mesi e molte squdre non erano in pari con questi dati. La Fiorentina si. E questo non è giusto. Perché il calcio si può controllare con gli arbitri, ma col Var siamo molto avanti e poi sulle cose finanziarie. Quello del Parma ha comprato ed è andato in Serie B, gli altri hanno comprato tanto e hanno oggi i debiti. Le leggi devono essere uguali per tutti.
La partita col Napoli? Intanto voglio dire che dobbiamo fare i bravi, per essere rispettati dobbiamo rispettare gli altri. Voglio un clima bello anche se si perde. I ragazzi devono essere inconraggiati e questo ci sarà. Poi il Napoli ogni tanto deve perdere, meglio se perde con noi.
Quando torno in Italia? Non lo so, ci sono tanti problemi anche per il covid. La mia azienda sta andando molto bene, ora vediamo. Spero di poter fare il mio primo Natale in Italia con mia moglie.
Un messaggio ai tifosi? Li voglio ringraziare come sempre, sono sempre vicini alla squadra. L’Ho visto a Genova, con l’Atalanta, a Udine. Sono stai bravissimi. Senza di voi non è la stessa Fiorentina. Speriamo di poter crescere sempre insieme.