Sul “caso Vlahovic” è intervenuto anche il noto procuratore Dario Canovi, che a Violanews ha detto:
“Le dichiarazioni di Commisso son oun po’ ingenue, apaprtengono ad un calcio di trenta anni fa. L’errore è stato fatto quando prandelli disse ‘puntiamo su Vlahovic’, quello era il momento di fargli firmare il rinnovo. Ora il serbo e il suo procuratore si palleggiano la responsabilità di dire no alla Fiorentina. Personalmente la vedo difficile che possa rimanere alla Fiorentina, i guadagni che può fare in altri club sono di gran lunga superiori a quelli che gli può garantire la società gigliata. Giocatori in ‘mano’ ai procuratori? Non credo, l’ultima parola spetta sempre al calciatore. Semplicemente credo che Ristic e Vlahovic siano sulla stessa lunghezza d’onda, il procuratore dice no perché anche il giocatore dice no. Futuro in viola’ Lo vedo difficile, anche se dovesse firmare. Se lo facesse avrebbe comunque una clausola rescissoria che gli permetterebeb di partire. Perché ha la possibilità di giocare in grandi club come Manchester o Chelsea, di ambire a grandi traguardi, con tutto il rispetto per la Fiorentina. Il difficle rapporto tra società e procuratori? I rapporti sono cambiati perché le cifre sono cambiate. Si parla di commissioni con cifre a tantissimi zeri. E gli stessi calciatori possono arrivare a guadagnare 8-9 milioni in più. Cosa può fare la Fiorentina? Cercare di raggiungere un accordo con una possibilità di svincolo. Come la clausola rescissoria, altrimenti no si farà in nessun modo.”