L’inizio di campionato della Fiorentina è stato, al netto delle due sconfitte contro Roma e Inter, confortante. Soprattutto per il bel gioco espresso dalla squadra di Italiano per una squadra che comincia, direi finalmente, ad avere una sua identità ben precisa.
Ci sono però degli aspetti non troppo positivi da valutare, tar cui la differenza tra gol fatti (8) e gol subiti (9).
La Fiorentina attacca, sempre e comunque. E lo fa anche discretamente bene. Di contro quando subisce, gli avversari diventano molto pericolosi. La squadra di Italiano ha subito quasi 2 a gol a partita in queste prime 5 uscite, ma soprattutto non è riucita a concretizzare le tante azioni offensive espresse.
Contro l’Inter, nel grandioso primo tempo gigliato, con i nerazzurri alle corde, il risultato poteva (e doveva) essere più ampio, almeno con due gol di scarto. Lo stesso allenatore viola puntualizza sempre su questo aspetto al termine di ogni partita. Si concretizza poco, troppo poco.
Quali sono le cause di tante azioni ben manovrate ma poi non trasformate in gol?
La Fiorentina di Italiano ha dimostrato di poter andare a segno con diversi calciatori, è vero, soprattutto con gli esterni. Ma certo, il ruolo dell’attaccante, resta quello di maggior riferimento per la finalizzazione delle azioni. Vlahovic non ha vita facile là davanti, perché quest’anno fa paura e per questo motivo le difese avversarie lo marcano come fosse Cristiano Ronaldo.
Va da sè che CR7 sia capace di segnare oltre 20 gol a campionato pur con le difese ben attente su di lui, più complicato per un ragazzo di 20 anni che sta crescendo ora. Ha segnato 3 gol fino a questo momento, ma soltanto uno su azione.
C’è da dire che la squadra non lo sta servendo tantissimo, se non con i cross in area da parte degli esterni. Potrebbero cercarlo molto di più con palla a terra. Lui lotta su ogni pallone e non gli si può dire nulla. Ma per Dusan diventa sempre più difficile, se non dovessero arrivare a breve altri gol su palla in movimento. Perché la fiducia di un attaccante si basa (anche) sulla sua capacità realizzativa. Che il problema della Fiorentina sia Vlahovic non ci passa neanche per l’anticamera del cervello.
Ma certo questa squadra ha necessità di trovare più realizzazioni. C’è anche da considrare che dietro a Dusan c’è il vuoto. Perché Kokorin, considerato suo sostituto, non è neanche lontamente vicino ad un giocatore che quando scende in campo possa far paura all’avversario. Forse fa più paura a noi tifosi. Magari troverà anche lui la quadra, ma in questo momento il suo apporto non è insufficiente, è proprio inesistente.
Italiano dovrà inventarsi qualcosa, insomma. Perché se crei tanto devi per forza anche finalizzare. Sperando che Vlahovic, nel frattempo, venga cercato di più e trovi la definitiva consacarazione là davanti.