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Doveva essere l’anno della svolta epocale per i diritti tv realtivi alla trasmissione delle partite di Serie A. Dopo tanti anni di esclusiva Sky, questo era l’anno de passaggio al “futuro”. Ma si è rivelato un vero flop!

La Lega Serie A non ha potuto fare a meno di acconsentire a lasciare l’esclusiva dei diritti tv delle partite di Serie A a DAZN, vista la faronica offerta formulata rispetto a quella presentata dall’emittente satellitare Sky. DAZN si è così aggiudicata i diritti per il prossimo triennio, lasciando a Sky solo le “briciole”. Quest’ultima, infatti, non ha più nessuna esclusiva dal momento che può trasmettere solo 3 partite di Serie A in co-esclusiva con DAZN, ha la Champions League insieme ad Amazon e Mediaset, l’Europa League e la Confederation Cup ancora insieme a DAZN.

Ma qualcosa potrebbe presto cambiare, mentre qualcosa è già cambiato!

DAZN, problemi di trasmissione

Era già successo durante la prima giornata di Serie A, quando tanti utenti avevano lamentato grossi problemi di collegamento o di visione durante Inter-Genoa e le altre partite. Subito era intervenuta la Lega Calcio, chiedendo delucidazioni all’emittente streaming e ricevendo rassicurazioni sul fatto che tutto ciò non si sarebbe ripetuto. Ma così non è stato.

A distanza di due settimane, visto che c’è stata anche la sosta per le nazionali, i problemi si sono ripresentati puntuali alla terza giornata, quando c’era il big match Napoli-Juventus.

Problemi di connessione, qualità non certo paragonabile a quella satellitare e soprattutto blackout arrivati a durare anche 4 minuti. Inaccettabile da parte degli utenti. Molti di loro hanno addirittura perso il gol vittoria di Koulibaly al minuto 85.

Insomma, DAZN aveva annunciato un potenziamento delle reti in breve tempo, ma il tempo potrebbe non esserci. Perchè gli utenti sono sul “piede di guerra” e non sono i soli.

I dati falsati sullo share

Su DAZN è piombata un’altra tegola nei giorni scorsi. Agcom, il garante delle telecomunicazioni, ha aperto un’istruttoria sull’emittente, riguardo la comunicazione dei dati relativi allo share. Questi dati sono fondamentali per le aziende che pagano spot pubblicitari e di conseguenza per la Lega Calcio, che proprio su questi dati determina i propri guadagni.

I dati comunicati da DAZN attraverso Nielsen, riguardo lo share registrato nelle prime giornate di campionato, sarebbero pressoché simili a quelli della passata stagione con Sky. Ma Auditel li contraddice. Secondo Auditel, infatti, ci sarebbe da registrare un calo del 58% sugli ascolti e questo ha fatto drizzare le antenne alla Lega Calcio e alle aziende pubblicitarie, che proprio su questi dati determinano i guadagni.

Agcom vuole fare chiarezza e se fosse confermato un tale clamoroso calo, potrebbero esserci conseguenze gravi per DAZN, che potrebbe davvero rischiare di perdere i diritti tv della Serie A.

Sky riprende la Serie A (in parte)

Sky si riprende la Serie A o almeno parte di essa. E’ stato raggiunto un accordo con DAZN, per la trasmissione di tutte le partite della Serie A nei locali pubblici, quindi per i clienti Sky Business. Un accordo simile era stato richiesto anche per gli utenti privati, una co-esclusiva tra DAZN e Sky per trasmettere le partite sia in streaming che via satellite, evitando così il sovraccarico della rete. Ma tale accordo, almeno per il momento, è stato rifiutato.

Non sono tempi semplici comunque per DAZN, che potrebbe davvero perdere tutti i diritti tv se non correrà al più presto ai ripari e se si dovesse accertare che sono stati comunicati effettivamente dati scorretti sullo share.

Molti utenti sono già fuggiti da DAZN per rabbia e sperano in un clamoroso ritorno alle trasmissioni satellitari. E potrebbe a questo punto arrivare l’accordo per la co-esclusiva di tutte le partite, accordo che finora era stato rifiutato da DAZN.

C’era la Superlega dietro alla scelta di Sky?

Molti utenti si sono chiesti come abbia potuto, Sky, perdere i diritti della Serie A dopo tanti anni. La risposta è semplice, visto che l’offerta dell’emittente satellitare è stato notevolmente più bassa rispetto a quella di DAZN.

Ed è proprio su questo punto che si sono espresse alcune curiose teorie, che potrebbero anche celare del vero. Uno dei primi a formularla è stato il noto giornalista Maurizio Pistocchi, che in un suo tweet aveva ipotizzato che ci potesse essere la Superlega dietro alla scelta rinunciataria di Sky.

Proprio i club fondatori della Superlega avrebbero spinto per far arrivare DAZN all’assegnazioni dei diritti della Seria A, ben sapendo che l’emittente non avrebbe retto il “peso”. In questo modo Sky avrebbe avuto facile accesso a quelli riguardanti la Superlega, che in ipotesi avrebbero garantito guadagni molto più clamorosi. Ed è il motivo per cui Sky avrebbe fatto un’offerta più bassa alla Lega calcio, lasciando di fatto strada spianata a DAZN.

Quando ci fu l’assegnazione dei diritti, infatti, la Superlega era ancora in vita. Con la “caduta” del progetto, che però potrebbe non essere ancora stato sepolto, Sky sarebbe rimasta con un “pugno di mosche in mano”.

Ma i continui problemi tecnici di DAZN, se non risolti in breve termine, potrebbero cambiare clamorosamente gli scenari a breve.

3 pensiero su “Caos DAZN, ora rischia. C’era la Superlega dietro a Sky?”
  1. Buongiorno
    Non si può andare avanti in questa maniera. Lo sportivo è il tifoso viene penalizzato senza poter ribellarsi a questa situazione pur avendo pagato.
    I vertici per loro interesse stanno tutti zitti tanto loro comunque incassano.
    Poveri utenti tifosi. Vergogna non si riesce più a vedere una partita sereni.

  2. Neppure venti anni fa la visione delle partite era così pessima ma almeno allora non c’erano interruzioni! È semplicemente indecente nel 2021 essere tornati così indietro

    1. Visto che non c’è modo di andare avanti, credo che Dazn dovrebbe darsi una svegliata. Potevano mandare in comodato d’uso dietro cauzione o a una tantum il loro decoder. Questo decoder poteva collegarsi in “manuale” su scelta dell’abbonato a 1 dei 2 canali digitale terrestre e permettere la visione della partita. Questo sistema avrebbe potuto essere messo in atto quasi subito non causando le problematiche che ci sono. Nel frattempo miglioravano i loro server/linea e già dall’anno prossimo si sarebbe potuto valutare la possibilità di tutta la visione in digitale.

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