Sono giorni (ore) frenetiche per il futuro di Dusan Vlahovic in viola. I tifosi vorrebbero poter iniziare la stagione con tranquillità, magari con quella firma sul rinnovo che ancora non arriva. Il motivo? Non è chiaro.

L’attaccante serbo sembra completamente nel progetto del nuovo tecnico, appare sorridente e concentrato sull’obbiettivo con la Fiorentina. Il club gigliato, almeno così si dice, sarebbe pronto a “qualsiasi” sacrificio pur di non perdere Vlahovic, lo stesso patron avrebbe dato indicazioni da tempo per assecondare le richieste del giocatore e del suo procuratore. Ma a tutto, evidentemente, c’è un limite. Anche più di uno.

Perché se da una parte la voglia di trattenere il ragazzo è forte, dall’altra questo prendere tempo infastidisce e il rischio di perdere tanti soldi è grande.

Quando mi offrono firmo” aveva detto Dusan non più tardi di qualche giorno fa da Moena. Sembrava la definitiva apertura al colore viola. Ma sono passate altre settimane e quella firma non è ancora arrivata. Il suo procuratore sta sondando il terreno in tutta Europa, per trovare quella offerta “irrinunciabile” per il club gigliato.

I soldi in ballo sono davvero tanti, si parte dai 60 milioni, ma potrebbe arrivare anche un’offerta maggiore, a detta degli esperti. Soprattutto se il Tottenham dovesse davvero cedere Kane. E a quel punto cosa farebbe la Fiorentina? Con i problemi economici del calcio, accentuati dal covid, per quasi nessuna squadra sarebbe possibile rinunciare a così tanto denaro per un giocatore.

Rocco Commisso, del resto, non ha certo problemi economici. La sua Mediacom aumenta il fatturato in ogni semestre. Ma facciamo attenzione, Commisso non è direttamente la Fiorentina. Ovvero, non bisogna confondere il patrimonio del patron viola con la situazione econopmica del club gigliato, che come tutte le squadre ha risentito pesantemente dell’assenza del pubblico dagli stadi.

E allora come finirà? Se da un lato ogni giorno che passa potrebbe essere un avvicinamento di Vlahovic alla permanenza a Firenze, dall’altro c’è la paura di un nuovo “caso Chiesa”, col giocatore che potrebbe accettare una proposta diversa proprio negli ultimi giorni di mercato, lasciando alla Fiorentina poca possibilità di manovra sul mercato e mettendo in crisi, ancora prima di iniziare, la nuova stagione.

I nomi che sono stati fatti per sostituite il campione serbo (Belotti e Scamacca) non accendono l’entusiasmo. Da una parte un attaccante affermato ma non più giovanissimo, dall’altra un giovane potenziale campione ma, al momento, senza alcuna garanzia di rendimento.

Le ultime parole di mister Italiano sono significative e reali: “Lo vedo sempre concentrato, ma nel mercato può succedere di tutto. Dipenderà dalla sua volontà“.

E siccome nessuno è nella testa del ragazzo e tantomeno in quella dei dirigenti viola soprattutto se di fronte a una offerta monstre, a noi tifosi non resta che aspettare. Contando i giorni, le ore e i minuti e aspettando, a gloria, quel 1 settembre che significa fine del mercato.

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