Che sarà un mercato complicato, non solo per la Fiorentina, lo sapevamo. Gli strascichi economici di due anni terribili causa pandemia si fanno sentire a livello mondiale, al momento nessuna squadra ha fatto grandi colpi e il mercato è praticamente fermo.
Il problema della squadra viola è che viene da due (e più) stagioni a bassissimo livello e avrebbe più di molte altre la necessità di “ricostruirsi”, di partire da basi diverse.
Ma i dirigenti gigliati, in primis il dg Barone, sono stati chiari, affermando che la rosa è ritenuta già competitiva anche da mister Italiano e per questo saranno fatte valutazioni importanti prima di acquistare.
Il problema ovviamente non è solo acquistare ma anche (soprattuto) vendere per monetizzare. Nella rosa ci sono giocatori in partenza, Milenkovic e Pezzella su tutti, ma le offerte giuste non arrivano. Considerando i tanti giocatori sotto contratto, sarà difficile piazzare qualche colpo importante in entrata senza prima aver venduto qualche pezzo.
A questa squadra, inoltre, manca un regista, visto che nè Pulgar nè tantomeno Amrabat hanno convinto nella scorsa stagione in questo ruolo. E poi ci sono i grandi dubbi, come Callejon e Kokorin. Quest’ultimo, soprattutto, è il vero oggetto misterioso. Viene giudiocato attaccante come vice Vlahovic, ma per ora ha dimostrato solo di poter scendere in campo, non si sa bene a fare cosa.
Italiano è stato scelto proprio per questo motivo, lui che si è dimostrato abile a valorizzare giocatori anche non di prima fascia, come è successo a Spezia. La società viola è sempre stata convinta che la rosa attuale della Fiorentina sia di ben altro spessore rispetto a quello dimostrato nell’ultima stagione.
Ma i tempi degli esperimenti sono finiti, il Popolo Viola, come lo chiama patron Commisso, non sarà più disposto a subire un’altra stagione all’inferno della zona retrocessione. Sperando che Vincenzo Italiano abbia la bacchetta magica in grado di “tirar fuori sangue dalle rape”.