Caro Beppe,

a salvezza praticamente raggiunta, possiamo dirti ancora una volta… “Grazie!!”.

Per il secondo anno consecutivo, ci hai tolto “le castagne dal fuoco” da una situazione piuttosto complicata, in cui si era cacciata la Fiorentina.

Tanto che l’anno scorso ti sei era addirittura guadagnato la riconferma direttamente dal presidente, pur contro la volontà di Pradè, che aveva già in mano il sostituto (Juric).
Ma Commisso, si sa, è uno che apprezza chi lavora sodo, una caratteristica che certo non si discute nel tecnico di Ascoli, e crede nel valore della riconoscenza.

Eppure qualcosa è andato storto, nel tuo Iachini-bis.

Un inizio di campionato traumatico, una squadra incapace di vincere e ancora peggio di creare uno straccio di gioco. Con i tifosi che chiedevano “la tua testa”.

Quella Fiorentina aveva un enorme problema, nessuno faceva gol. E senza segnare, nel calcio, è un po’ complicato vincere le partite. In squadra c’erano tre attaccanti, sui quali la società aveva puntato: Vlahovic, Kouamé e Cutrone. Tutti titolari. Anzi, nessuno. Perché, diciamoci la verità,  non eri  riuscito a trovare una gerarchia, talvolta provavi Vlahovic, talvolta Kouamè, poco Cutrone. Ma i risultati erano gli stessi.

Con la squadra ormai nei bassifondi della classifica, è arrivato il tanto declamato esonero. Tu fuori, dentro Prandelli.

Non che le cose siano cambiate particolarmente, almeno sotto il punto di vista dei risultati. Ma Cesare ha avuto il merito dell’intuizione, risultata poi vincente nella stagione (deludente) viola: puntare tutto su Vlahovic!

Dusan titolare inamovibile, via Cutrone, Koaumè riserva.
E la mossa è risultata vincente. Perchè Dusan piano piano è esploso e se oggi la Fiorentina è salva, il merito è (quasi) tutto delle sue reti. E di qualche miracolo di Dragowski, aggiungerei io.

Poi tutto quello che sappiamo, con le dimissioni improvvise di Prandelli “per motivi personali” e la nuova chiamata per te. Con la nuova salvezza conquistata.

E dopo la bella vittoria sula Lazio, ne hai approfittato per toglierti perfino qualche “sassolino dalla scarpa”, rivendicando l’esplosione di Vlahovic e quel “lavoro non portato a termine” a causa dell’esonero.

Confermando i miei ringraziamenti a te, caro Beppe, c’è qualche puntino da mettere sulle famose “i”, pur volendoti sempre tanto bene, per il tuo “Cuore Viola”.

Primo punto, la rivendicazione del lavoro svolto prima dell’esonero e quel “se avessi potuto continuare..”.

Chiaramente non abbiamo la sfera magica per sapere come sarebbe andata se davvero fossi rimasto tu, ma forse neanche lo vorremmo sapere. Per una ragione che ci ricollega al secondo punto: hai rivendicato l’esplosione di Vlahovic.

Ma anche no, caro Beppe. Probabilmente se fossi rimasto tu saremmo ancora ad alternare Vlahovic a Kouamé per capire chi possa fare per primo un gol. E forse, nel frattempo, saremmo al posto del Crotone in classifica.

E allora, amico nostro: diamo a Cesare quel che è di Cesare!

Perché è bene ricordarsi, oltretutto, che Prandelli ha preso la Fiorentina a 3 punti dalla Serie B e l’ha lasciata a te, che l’hai ripresa, a +7 dalla retrocessione.

Hai i tuoi meriti, Beppe, non ultimo quello di aver plasmato un gruppo di giocatori che ti vogliono bene. Quasi tutti insomma, l’importante è non chiedere a Quarta, a Eysseric o a Callejon, tanto per fare qualche nome.

A proposito, ma Pradè non diceva che Callejon lo avevi voluto a tutti costi te? Boh, vabbè, lasciamo perdere. Se no ci infiliamo nella “novella dello stento” (che la dura tanto tempo).

Ripeto, hai i tuoi meriti, non hai certo bisogno di prenderti anche quelli degli altri.

Con grande affetto,

Alessandro Mazzoni – QFR

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