La vincenda Vlahovic, ormai lo sappiamo, è destinata a tenere banco nelle prossime settimane fino al calciomercato.
Il serbo, per i pochi che non lo sapessero, ha un contratto con la Fiorentina fino al giugno 2023, ma il rischio di perderlo a parametro zero o comunque di incassare una cifra molto inferiore alla attuale, è concreto.
Eppure fino a qualche mese fa il suo rinnovo in maglia viola sembrava cosa quasi certa. Si discuteva sulle cifre, certo, ma nessuno metteva in dubbio che il talento serbo avrebbe firmato per il club di Commisso un prolungamento.
Ma l’esplosione del ragazzo, con i 16 gol messi a segno (per ora) in questo campionato, che lo hanno proiettato come un missile tra i “top giovani” d’Europa, ha rimescolato le carte in maniera molto pericolosa per la Fiorentina.
Commisso non se ne vuole privare, ma la società viola ha commesso l’imperdonabile errore di non stringere sull’accordo quando il ragazzo era ancora una scommessa. “Posto fisso=rinnovo” sarebbe dovuto essere il mantra. Ma così non è stato. E adesso la “patata bollente” passa nelle mani del presidente gigliato. Che non è detto abbia i “mezzi” per soddisfare le ambizioni di Dusan, che potrebbe volersi confrontare con realtà ben diverse da quelle della città dove è cresciuto calcisticamente.
Importanti club di Italia e d’Europa sono piombati come saette sul giocatore, ritenuto uno dei centravanti più promettenti del futuro. Tra queste, soprattutto nelle ultime settimane, c’è la Roma.
Ci sarebbero stati già diversi contatti tra l’entourage di Vlahovic e la società giallorossa e si parla di un incontro con tanto di data, venerdì 16 aprile, tra la Roma e l’agente di Vlahovic. Il DS Tiago Pinto lo considera un prossimo top player e si dice che il giocatore ne sia lusingato.
Ma rimanendo alle parole dello stesso Dusan, pronunciate solo qualche settimana fa, il suo amore per Firenze e la sua riconoscenza potrebbero, questa almeno è la nostra speranza, farlo decidere di rimanere ancora qualche anno in viola.
Ovviamente accettando un prolungamento, che permetterebbe comunque al ragazzo di continuare a crescere nel club che lo ha cresciuto ed avere comunque il tempo, vista la giovanissima età, per fare nuove importanti esperienze in futuro.
Dimostrando comunque gratitudine a Firenze, ai suoi tifosi, al club che lo ha fatto diventare Vlahovic.
La partita è ancora aperta e Commisso, ne siamo certi, non si darà facilmente per vinto.