Alla vigilia della delicatissima (l’ennesima della stagione) partita col Genoa a Marassi di domani, prende la parola il “nuovo” mister viola Beppe Iachini:
“Mi auguro di poter capire in fretta cosa non va in questa squadra, capire se c’è una piccola ‘malattia’ e curarla per poter risalire la classifica. No nmi aspettavo di tornare, non ci pensavo. Ma sono legato troppo a questo ambiente e quando è arrivata la chiamata in un momento di difficoltà, come l’anno scorso, ho accettato. Sono legato a questa squadra, col gruppo e con la società abbiamo condiviso anche belle emozioni. Ora quello che conta è il gruppo, non contano più Beppe o cesare, nè Ribery, Pezzella… serve la partecipazione di tutto il gruppo. Dobbiamo onorare la maglia dal primo minuto al 95°. Su Prandelli non voglio dire nulla, voglio rispettare la sua scelta senza commentare. Hanno già detto troppe cose.”
Su Vlahovic
“Con me l’anno scorso ha fatto 6 gol senza tirare rigori. Sapevo che sarebbe esploso, a inizio stagione ho preferito Kouamè perchè non avevamo fatto la preparazione e lui era più esile, poteva trovare prima la forma. Ma ho dimostrato a Vlahovic la mia fiducia dopo l’errore delal prima gioranta contro l’Inter, dandogli la maglia da titolare.”
Su Eysseric
“Vale lo stesso discorso, mi aspetto molto da lui in questo finale di campionato”
Sul recupero di Kouamè e Callejon
“Ho la volontà di recuperare giocatori meno utilizzati, come Kouamè e Callejon. Callejon è arrivato per supplire le mancanze di Chiesa, sono contento di ritrovarlo al meglio. Mi sarà utile. L’anno scorso abbiamo giocato con Ghezzal, Castrovilli e Chiesa insieme. Se recuperiamo quella strada potremo recuperare giocatori di qualità.”
La “salute” della squadra
“La squadra è un po’ preoccupata, ma ha tanta voglia di fare bene. Vogliamo andare a giocarci le partite che restano con una squdra compatta e organizzata in tutte le fasi. L’anno scorso siamo stati la miglior difesa e segnavamo più di un gol a partita. Dopo la partita col Genoa, col gruppo completo, andrò a lavorare più nello specifico”
Quale modulo?
“Sto lavorando su un paio di alternative. Al subentro si cercano più le sicurezze della squadra, per no sconvolgere troppo. Tutti i moduli sono giusti o sbagliati, conta l’attitudine.”
Cosa non ha funzionato nella Fiorentina
“Ci sono stati gli infortuni, Pezzella non è mai stato a disposizione. Poi il covid di Pulgar e Callejon, tanti giocatori in nazionale. E’ u ncampionato particolare e difficile, basta vedere che in fondo alla classifica ci sono Cagliari e Torino.”
Come motivare la squadra
“Devo capire se nella squadra c’è una piccola ‘malattia’ e intervenire subito. E poi tutti devono sentirsi titolari, con i cinque cambi a disposizione c’è spazio per tutti. Sono convinto che la squadra darà tutto dall’inizio alla fine. Un atteggiamento che inizia agli allenamenti e finisce in partita”
Su Amrabat
“L’ho visto solo un giorno, c’è da capire se ha recuperato bene dall’infortunio. Mi aspetto anche da Sofy un rendimento consono alle sue qualità”
Su Igor
“Sta procedendo col recupero, lo conosco bene, ha giocato con me”
Su Kokorin
“L’ho visto poco, l’infortunio ha condizionato la sua presenza agli allenamenti e alla vita del gruppo”
Conclude sull’assenza del pubblico
“Noi dobbiamo preparare dieci finali, senza far conto se si gioca in casa o fuori. In Serie A un errore può costarti la partita. Dobbiamo toglierci dalla testa le scorie che non ci permettono di entrare in campo liberi“