Dopo circa due mesi dall’esonero di Beppe Iachini, il DS viola Daniele Pradè, in risposta a chi gli chiedeva le motivazioni dell’acquisto di Callejon, aveva detto: “Il giocatore è stato voluto fortemente da Iachini per avere più soluzioni alternative“.
Ma in campionato Iachini non aveva avuto forse il tempo per sperimentare il nuovo modulo che consentisse l’utiliizzo dell’ex Napoli, perchè arrivò il cambio con Prandelli voluto dalla società.
Da allora Josè Maria Callejon non ha praticamente mai visto il campo, con un minutaggio imbarazzante se confrontato con l’ingaggio del giocatore (è il secondo più pagato della rosa attuale della Fiorentina).
Perchè Prandelli lo considerava un “equivoco tattico” nonostante la stima nel calciatore. Insomma, non c’era posto per lui nel 3-5-2 del tecnico di Orzinuovi.
Adesso, col ritorno in panchina di Iachini, si pone di nuovo il quesito: cosa deciderà di fare con Callejon?
Il problema è solo uno, per poter utilizzare al meglio il giocatore, Iachini dovrebbe scegliere un modulo 4-3-3, dove Callejon può esprimersi al meglio.
Ma, considerando che mancano solo 10 partite alla fine del campionato e la Fiorentina ha urgente bisogno di fare punti salvezza, avrà il coraggio il tecnico di affidarsi ad un 4-3-3 più rischioso e che, di fatto, rivoluzionerebbe di nuovo il modo di giocare della squadra dopo i mesi con Prandelli?
Oppure sceglierà di affidarsi ad un più collaudato 3-5-2, come aveva fatto del resto lui stesso ad inizio campionato, per rischiare meno a costo di lasciare ancora in panchina un patrimonio viola?
Tutte domande a cui solo Iachini potrà darci risposta.