E’ un Prandelli davvero stanco anche visibilmente. Questa partita, questa situazione, lo hanno messo a dura prova. Ma lui, Cesare, l’ha vinta anche grazie alle sue scelte:

La tripletta di Vlahovic? Il merito è solo di Dusan, si allena con determinazione e ascolta. Rinvio del portiere, stop perfetto e la mette all’incrocio, sono qualità che o hai o non hai. Ora sarà ancora più complicato per lui, perché le aspettative si alzano e dovrà continuare a fare bene. Deve mantenere la tranquillità. La partita? Sapevamo che il Benevento era fortissimo sulle seconde palle, abbiamo giocato semplice ma razionali. Nel calcio non puoi inventare nulla. Devi valorizzare i giocatori che hai. Cosa mi ha detto Ribery all’uscita? Mi ha detto che poteva giocare 90 minuti, gli ho detto che io sono vecchio e non riesco a calcolare il tempo. Mi ha risposto che anche lui è vecchio…Eysseric? Sono contento che parli di lui, è un giocatore di grandi qualità, il suo problema era la continuità. Lui può giocare in tutti i ruoli, è un giocatore di calcio. Sono contento per lui, ha lavorato tanto per mettermi in difficoltà e ci è riuscito. Il fattore campo? Conta, ma di scontri diretti ne abbiamo ancora altri. Se ti abbassi molto la partita la perdi, tanto vale avere il coraggio di attaccare gli spazi anche contro le grandi squadre. Cosa frena il mio entusiasmo? Sono molto stanco, dentro sono molto vuoto. Il motivo? Non c’è motivo, sono stanco. Il futuro? Per ricostruire devi avere un progetto tecnico, Firenze è una città che stimola molto ma chiede anche molto. Sono convinto che col pubblico avremmo capito fin dall’inizio quale doveva essere il nostro campionato. Abbiamo cercato di fare gruppo tra noi, perché all’esterno ci sono situazioni che devi tamponare e a me non piacciono. A me piace andare a viso aperto.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *