Come era prevedibile il mercato di “riparazione” di gennaio si è chiuso senza grandi colpi per tutte le squadre. L’emergenza covid che continua a tenere il pubblico fuori dagli stadi, le difficoltà economiche delle squadre, ma anche i dubbi su giocatori da inserire in rosa in un mercato notoriamente poco appetibile hanno regnato in questa finestra di mercato.
Non di meno per la Fiorentina, che comunque ha piazzato i colpi Maleh (per giugno), Kokorin e Malcuit. Aggiungendo il ritorno di Rosati (come terzo portiere) con Brancolini che torna in Primavera.
Alla fine è stata seguita la “linea di Prandelli” che chiedeva di sfoltire la rosa (sono partiti Duncan, Saponara, Cutrone e Lirola) e non sono acquistati i “giocatori scontenti” delle altre squadre.
Così anche l’ultimo giorno si è chiuso senza grandi emozioni.
In verità la Fiorentina sembra averci anche provato, per Mandragora che poi è andato a Torino e col Parma nel cercare lo scambio Gervinho-Callejon. Ma alla fine l’operazione non è andata a buon fine.
Stesso discorso per le mosse in uscita. Non si è trovata una squadra dove far andare a giocare Montiel (e questo è un peccato perchè il gioiellino viola rischia di “bruciarsi” in attesa del suo momento), sono rimasti in viola i possibili partenti, da Callejon a Pulgar.
Un altro possibile partente era Kouamè ma la Fiorentina aveva già fatto “muro” alle richieste arrivate.
Per quanto riguarda invece Pulgar e Callejon è stato deciso di valutarli nel corso della stagione in attesa di decisioni definitive per giugno.
Discorso eventualmente rimandato a giugno anche per Torreira, pe.
A questo punto non resta che aspettare di vedere in campo Malcuit e Kokorin per capire quanto questa squadra si sia davvero rinforzata in questa sessione di mercato.
Un importante esame anche per Pradè, che per molti è seriamente a rischio e che potrebbe essere sostituito a fine stagione. Potrebbe essere uno dei motivi per un mercato viola così “leggero”?