Patrick Cutrone, Pol Lirola, adesso Duncan. Per lui pronto un contratto col Cagliari con la formula del prestito con diritto di riscatto intorno ai 12/13 milioni.
Tutti e tre i giocatori erano arrivati per rinforzare la Fiorentina, tra l’estate del 2019 (Lirola) e gennaio 2020 (Duncan e Cutrone) ed hanno clamorosamente fallito. Non sappiamo se per demerito loro o perchè finiti in una Fiorentina ombra di sè stessa.
Lirola era stato corteggiato a lungo dalla Fiorentina, sembrava una telenovela infinita che finalmente era arrivata a conculsione con il trasferimento dello spagnolo dal Sassuolo in viola. E proprio al Sassuolo aveva fatto vedere il meglio di sè. In maglia viola non è mai risucito ad esprimersi sugli stessi livelli, con l’unico “picco” in quella partita di Coppa Italia contro l’Atalanta, con il primo gol segnato in maglia viola, che oggi sembra lontana anni luce.
Sempre dal Sassuolo era arrivato Duncan, il gennaio successivo. Un altro “colpo” di Pradè per rinforzare il centrocampo ma che, di fatto, ha giocato pochissimo. I tifosi hanno spesso caldeggiato il suo utilizzo ma, a dire il vero, quando è sceso in campo il giocatore non ha mai dato l’impressione di poter ripetere quanto di buono visto in neroverde.
E per ultimo Partrick Cutrone, arrivato anche lui a gennaio insieme a Duncan, per risolvere i problemi in attacco della Fiorentina. Problemi, come ben sappiamo, rimasti irrisolti, perchè Cutrone non è mai riuscito a incidere nel progetto viola, almeno per quel poco che ha giocato.
Tutti e tre hanno cambiato destinazione senza aver lasciato il segno. Scelte fallimentari fatte da Pradè. Perchè l’unico arrivo in maglia viola dello scorso mercato di gennaio che sta riuscendo a fare bene alla Fiorentina (escludendo Amrabat che in viola è arrivato a giugno) è Igor.
La domanda è lecita: chi ha sbagliato? Se dobbiamo mettere in discussione le qualità dei giocatori allora il dito va puntato contro chi ha deciso di portarli in maglia viola (il Direttore Sportivo).
Se le qualità dei giocatori non si discutono, allora non si capirebbe il motivo del poco utilizzo e adesso delle cessioni. Che certo non porteranno nelle casse viola molti più soldi di quanti spesi.
Forse la verità, come spesso accade, sta nel mezzo.
La Fiorentina, intesa come squadra, ha dei problemi che vanno al di là delle prestazioni di Lirola, di Duncan e di Cutrone. Ma l’impressione è che Pradè, dopo essersi giocato la faccia con Badelj (lo definì il “suo migliore acquisto” dopo averlo riportato a Firenze in quella che sarebbe stata una stagione allucinante per lui e per chi lo ha visto “giocare”…) si sia ripetuto più di una volta durante la sua nuova avventura in viola a proposito di scelte poco azzeccate.
E qualcuno non ne sarà rimasto indifferente. Il futuro di Pradè potrebbe essere sempre più in bilico.